Vi proponiamo l’ulteriore contributo di Valter Nicoletti, …. alcune riflessioni sulla giornata in mare di sabato 5 febbraio

Buona lettura
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DIARIO DI BORDO 9

Uscita mistica.

Deciso, sabato 5 febbraio, si esce i barca a vela.

La giornata si presenta con mare calmissimo, praticamente una tavola. Non siamo ancora usciti dalla darsena, e già riscontriamo problemi con il fondale bassissimo.
Siamo al limite, se peggiora ci si incaglia.

Particolare attenzione anche nel canale d’uscita- entrata, in mare. Certi punti sono proprio pericolosi, andiamo pianissimo, motore al minimo per non rischiare di far danni all’imbarcazione. Arriviamo in mare aperto, issiamo le vele, qui problemi con il fondale non ce ne sono. Poco o quasi niente vento.

Guardo l’orizzonte davanti a me e vedo il sole, dietro a me invece, una fitta nebbia. Dove mi trovo una via di mezzo, tra la nebbia e il sole. In un attimo non so perché, non so per come, mi ritrovo a pensare alla Divina Commedia. Sono tra la nebbia e il sole, quindi in purgatorio. La giornata potrebbe proseguire aprendosi al sole, aprendomi le porte del paradiso. Ma potrebbe anche avvilupparmi la nebbia fitta e farmi sprofondare nell’inferno più profondo. Mi ritrovo immerso in pensieri mistici. Giuro, non ho fumato sostanze stupefacenti.

La mia mente così distratta, mi porta a commettere una serie di errori più o meno gravi nel timonare. Con conseguente perdita di quel po’ di inerzia che permette all’imbarcazione di procedere anche in presenza di poco vento.
E così mi ritrovo fermo. Timonare con più attenzione, probabilmente, sarebbe bastato a non fermare l’imbarcazione. Rimanere in balia degli eventi, non è una bella cosa. Colpa mia…

Passano una decina di minuti circa e tutto cambia. Esce un sole primaverile che stempera l’aria e gli umori, miei e dell’equipaggio. Si alza il vento, e la barca prende ad andare che è una meraviglia. Dopo un po’ che andiamo. Mi ritrovo a pensare: “in tutto questo mare ci sono si è no due o tre barche a vela, il tepore del sole mi scalda il corpo e l’anima che bel senso di piacere”.

Ma poi la voce dello skipper Daniele, che mi dice “ti abbiamo perso di nuovo” mi riporta alla realtà.

Cosa pensa il mio equipaggio di me?
Presto detto:
“Ogni uscita con te al timone. E’ una storia di ordinaria follia. Ma va bene così!”

Buon vento a tutti.

Valter Nicoletti