Si è svolto venerdì 1 marzo presso la sede municipale un fruttuoso incontro tra le Amministrazioni pubbliche interessate (Regione – ass.re Pizzimenti e consigliere Spagnolo, Comune Sindaco Luca Fanotto, Vice Sindaco Alessandro Marosa, Capitaneria di Porto-Comandante Raimondo Porcelli), Progettisti (ing. Rinaldo), tecnici, imprese specializzate (Cicuttin e Adriacos), e operatori per effettuare un approfondito confronto riguardo la situazione e le iniziative in essere in vista di prossimi interventi (ripascimenti, dragaggi ed affini) sul territorio.
Dalla presentazione delle linee di indirizzo ribadite dalla parte politica con l’assessore regionale Pizzimenti e il Sindaco Luca Fanotto si è passati alla parte tecnico-procedurale con le puntualizzazioni su quanto fatto e sui prossimi interventi da parte della dott.ssa Magda Uliana, direttore della Struttura regionale cui è seguito l’intervento del professionista incaricato dello studio del Passo Marittimo di Porto Lignano ing. Daniele Rinaldo.

L’intervento della dott.ssa Uliane e dell’ing. Rinaldo ha fatto emergere che, ribadendo che in un ambiente quale quello lignanese gli interventi di manutenzione e asporto materiali dal fondo siano la prassi per poter consentire la navigazione in sicurezza, come il Passo di Porto Lignano abbia un tracciato attuale identificato per la navigazione dalle bricole e l’esistenza di un possibile ulteriore tracciato più ad est che avrebbe il vantaggio di essere caratterizzato da profondità maggiori, e solo in un tratto di lunghezza limitata, da profondità minori sulle quali intervenire con asporti di materiale (gli esiti degli esami di laboratorio sulla tipologia dei sedimenti è giunta in mattinata e solo nei prossimi giorni sarà possibile definire le eventuali possibilità di riutilizzo per ripascimento).

Si prevede di intervenire per il ripascimento con la movimentaazione diretta dall’arenile di 26.000mc dalla zona del Fanale rosso; per i dragaggi con l’asporto di materiale dall’attuale tracciato di Porto Lignano (che rimarrà per il 2019 quello navigabile) di ca. 30.000mc (per raggiungere profondità di -4,00mt) analogamente gli anni trascorsi, e di ulteriori 40.000 nel potenziale nuovo tracciato monitorandone i risultati nel tempo onde comprendere al meglio la possibilità di utilizzo di tale nuova direttrice in futuro che porterebbe ad ottimizzare, sperabilmente, i futuri interventi manutentivi che si auspicherebbero più limitati per garantire profondità sino a -5mt.
Rimane, come da diverso tempo sottolineato da Tiliaventum, la temporanea criticità nel tratto posto piu’ a Sud, oltre le bricole di segnalazione dell’attuale tracciato che potrà essere superato qualora si confermasse la nuova direttrice ipotizzata e oggetto anch’essa di dragaggio che, qualora i risultati del monitoraggio confermassero, diverrebbe in futuro il nuovo Passo Marittimo e in cui non vi sono attualmente problematiche di fondale nella fascia a Sud.

Un incontro particolarmente fruttuoso cui sicuramente seguiranno nei prossimi giorni gli aggiornamenti sugli esiti degli esami del materiale carotato per definire puntualmente i lavori.
Presenti, tra gli altri, anche Daniele Passoni, Presidente Tiliaventum, che da anni si è attivata nel effettuare rilevazioni cadenzate sulle profondità dei fondali (pubblicandone i risultati a beneficio dei diportisti), far emergere le criticità presenti e nel promuovere uno studio mirato, sulla falsariga di ciò che è stato realizzato recentemente per tutto l’ambito lagunare ad opera delle strutture universitarie di Trieste e Udine, al fine di trovare soluzioni meno invasive possibile che facilitino il mantenimento di profondità adeguate alla navigazione in sicurezza.
Tale necessità è stata recepita a suo tempo dalla struttura tecnica dell’Ente regionale che così è espressa: “accogliendo le considerazioni formulate dall’associazione Tiliaventum si prenderà in considerazione anche la possibilità di avviare uno studio idraulico dell’ambito interessato dal canale di Lignano per valutare le dinamiche attuali del passo marittimo ed eventualmente individuare un novo asse del canale in grado di garantire pescaggi maggiori o tali da rendere maggiormente durevoli gli interventi di dragaggio”. Ora questi studi sono stati realizzati, hanno prodotto i risultati di cui si è parlato proprio nell’incontro odierno, continueranno nella verifica delle conclusioni raggiunte (possibilità di utilizzare un nuovo tracciato, verifica che sarà attuata nel 2019 con monitoraggio dei fondali a valle dei dragaggi).

La Struttura regionale, in questi ultimi anni molto attenta ed attiva riguardo tale via d’acqua, ha posto le basi così per garantire rosei scenari al diportismo nautico, al corposo indotto, alle realtà servite e in generale all’economia regionale

buon vento diportismo nautico lignanese e non solo, a presto ulteriori aggiornamenti