Gli uffici tecnici regionali coordinati dal Direttore dott.ssa Magda Uliana hanno potuto dare inizio ai lavori di manutenzione del Passo Marittimo di Porto Lignano affidati all’impresa Cicuttin.
Ricordiamo che PORTO LIGNANO è via di navigazione per tutta la Laguna con i relativi Marina (Marina Punta Faro, Porto Vecchio, Porto Casoni, Comprensorio di Aprilia Marittima, Fiume Stella, Marano Lagunare), ovvero cira 5.800 posti barca e relativo indotto, oltre alle attività relate alla Pesca, con relativi mezzi di stanza a Marano Lagunare.
Dall’estate 2017 sono stati infissi i pali di segnalazione (bricole verdi) sul lato Est del passo, parallelamente la preesistente linea di bricole rosse, onde meglio identificare il passaggio mare-laguna, e identificare anche al meglio dove effettuare gli interventi manutentivi.

Gli interventi 2018 sono mirati a ripristinare adeguate profondità in vista della stagione turistico-balneare, asportando materiale nei punti piu’ critici (nel tratto curvilineo in prossimità del fanale rosso e nella parte terminale del passo) e riutilizzando il materiale compatibile per ripascere i tratti di arenile soggetti ad erosione.

In contemporanea si stanno anche effettuando le manutenzioni all’interno di Marina Punta Faro, in carico al marina stesso, in particolare nella bocca di porto nelle fasce ove vi è il maggior accumulo in prossimità del fanale rosso e nel tratto fornte edificio Transit
In questi giorni sono in corso anche i sopralluoghi con personale subacqueo per verificare tipologia e profondità dei residui del vecchio fanale verde di Porto Lignano, posto a pochi metri a Nord rispetto a quello attuale, inabissatosi a seguito di una collisione di anni orsono, che si presenterebbe tuttora non affiorante e insidioso per la navigazione in sicurezza tanto da esserne prevista la domolizione ed asporto completo.

Giova evidenziare che da anni Tiliaventum si è attivata nel effettuare rilevazioni cadenzate sulle profondità dei fondali, far emergere le criticità presenti, segnalando gli incagli degli anni trascorsi, e nel promuovere uno studio mirato, sulla falsariga di ciò che è stato realizzato recentemente per tutto l’ambito lagunare ad opera delle strutture universitarie di Trieste e Udine, al fine di trovare soluzioni meno invasive possibile che facilitino il mantenimento di profondità adeguate alla navigazione in sicurezza.
Tale necessità sarebbe stata recepita dalla struttura tecnica dell’Ente regionale che così è eespressa: “accogliendo le considerazioni formulate dall’associazione Tiliaventum si prenderà in considerazione anche la possibilità di avviare uno tudio idraulico dell’ambito interessato dal canale di Lignano per valutare le dinamiche attuali del passo marittimo ed eventualmente individuare un novo asse del canale in grado di garantire pescagggi maggiori o tali da rendere maggiormente durevoli gli interventi di dragaggio”.

Un deciso cambio di passo da alcuni anni da parte della Regione che si è resa conto delle criticità precedentemente troppo trascurate e che necessitano di interventi cadenzati e programmati per tempo onde garantire rosei scenari negli anni a venire per località e attività di enorme importanza per l’economia del Friuli Veenezia Giulia.

al prossimo aggiornamento