Gli uffici tecnici regionali coordinati dal Direttore dott.ssa Magda Uliana si sono già attivati per la programmazione di incontri a cominciare da inizio ottobre con gli Enti e Operatori locali in vista deegli interventi che dovranno essere effettuati nel 2018.
Si tratta di lavori manutentivi interessanti il Passo Marittimo di Porto Lignano e le Foci del Tagliamento, oltrechè i litorali maggiormente soggettti ad erosione.

FOCI TAGLIAMENTO: canale di comunicazione fiume-mare Adriatico ove sono presenti due importanti marina lignanesi, Marina Uno e Marina Punta Verde

PORTO LIGNANO: via di navigazione per tutta la Laguna con i relativi Marina (Marina Punta Faro, Porto Vecchio, Porto Casoni, Comprensorio di Aprilia Marittima, Fiume Stella, Marano Lagunare), ovvero miglliaia di posti barca e relativo indotto.
Dall’estate 2017 sono stati infissi i pali di segnalazione (bricole) sul lato Est del passo, parallelamente la gia’ esistente linea di bricole verdi, onde meglio identificare il passaggio mare-laguna, e identificare anche al meglio dove effettuare gli interventi manutentivi.
Giova evidenziare che da anni Tiliaventum si è attivata nel effettuare rilevazioni cadenzate sulle profondità dei fondali, far emergere le criticità presenti, segnalando gli incagli degli anni trascorsi, e nel promuovere uno studio mirato, sulla falsariga di ciò che è stato realizzato recentemente per tutto l’ambito lagunare ad opera delle strutture universitarie di Trieste e Udine, al fine di trovare soluzioni meno invasive possibile che facilitino il mantenimento di profondità adeguate alla navigazione in sicurezza.
Tale necessità sarebbe stata recepita dalla struttura tecnica dell’Ente regionale che così si esprime nella convocazione delle prossime riunioni: “accogliendo le considerazioni formulate dall’associazione Tiliaventum si prenderà in considerazione anche la possibilità di avviare uno tudio idraulico dell’ambito interessato dal canale di Lignano peer valutare le dinamiche attuali del passo marittimo ed eventualmente individuare un novo asse del canale in grado di garantire pescagggi maggiori o tali da rendere maggiormente durevoli glli interventi di dragaggio”.

Un deciso cambio di passo da alcuni anni da parte della Regione che si è resa conto delle criticità precedentemente troppo trascurate e che necessitano di interventi cadenzati e programmati per tempo onde garantire rosei scenari negli anni a venire per località e attività di enorme importanza per l’economia del Friuli Veenezia Giulia.

al prossimo aggiornamento